Non ci avevo mai fatto caso fino a quando non ho comprato un hard disk portatile da 2,5” USB 2.0 autoalimentato da 250 GB. Fino a quel momento avevo sempre collegato a una qualsiasi porta USB del mio Macbook Pro un hard disk da 160 GB e uno da 60 GB e non avevo avuto alcun problema: qualsiasi fosse stata la sua formattazione, riuscivo ad alimentare e a leggere/scrivere sull’hard disk portatile semplicemente collegandolo ad una qualsiasi delle due porte USB 2.0 del mio laptop (anche se non era collegato direttamente ad una presa di corrente).
Ma dopo l’acquisto di un hard disk da 250 GB le cose sono cambiate e ho iniziato ad avere qualche problema di funzionamento: se inizialmente pensavo ad un difetto di fabbricazione del dispositivo di memorizzazione, poi ho iniziato ad individuare una costante nel suo comportamento. Normalmente sono solito collegare un mouse USB sulla porta posizionata a destra del mio Macbook Pro, e quindi, tutti i dispositivi di archiviazione, se non sono firewire, li devo per forza di cose collegare alla porta USB posizionata alla sinistra del mio portatile. Ma quando ho iniziato a collegare a questa stessa porta, il nuovo hard disk da 250 GB, ho cominciato ad avere i primi problemi: il led di alimentazione si accendeva ma si udiva il caratteristico Clak-Clak tipico di una alimentazione insufficiente, come se la testina non riuscisse a spostarsi correttamente sul disco, e, ovviamente, la periferica non veniva montata da Mac OS X.
Il bello era che, quando spostavo il mio nuovo dispositivo di storage dalla porta USB 2.0 sinistra del mio Macbook Pro a quella di destra, non avevo alcun problema e l’hard disk riprendeva a funzionare correttamente.
La prova del nove l’ho avuta quando, spostandolo sulla porta sinistra, e collegandolo con un cavo con doppia USB (di quelli, cioè, che prendono l’alimentazione da due porte USB), l’hard disk riprendeva a funzionare anche sulla porta di sinistra: peccato che questa soluzione è alquanto scomoda poiché mi occupa entrambe le porte USB!
E’ stato così che ho capito che non tutte e due le porte USB 2 presenti sui MacBook sono uguali!
Devo dire che, di solito, i problemi di scarsa alimentazione si verificavano quando si usavano le vecchie porte USB 1.1 (che quindi avevano bisogno di utilizzare una fonte aggiuntiva) mentre con le porte USB 2.0 non mi era mai capitato.
A conferma delle mie ipotesi è venuto anche un articolo del giornalista del mondo Mac, Andy Ihnatko, che ha rivelato la scoperta della stranezza nella puntata 88 di MacBreak Weekly. Ma sono state molte le segnalazioni di utenti Mac con questo genere di problemi.
Da alcune prove fatte con il mio Macbook Pro e da quelle fatte da setteB su un Macbook, sembra, quindi, che Apple abbia creato una porta USB 2 “diretta” ed una USB 2 “condivisa”. Il risultato è che, finché i dispositivi USB collegati non hanno bisogno di una tensione troppo elevata, le porte sono perfettamente uguali e funzionanti. Ma nel momento in cui avrete bisogno di una tensione un po’ più superiore alla norma (e probabilmente gli hard disk portatili da 250 Gb e 320 GB rientrano in questa categoria), allora potrete usare una sola porta USB!
Ma ecco nel dettaglio (grazie all’ausilio del System Profiler) per il Macbook e il Macbook Pro, quali porte usare per dispositivi USB che richiedono tensioni di alimentazioni superiori alla norma.
Le differenti alimentazioni delle porte USB 2.0 del Macbook
![Macbook](http://www.levysoft.it/images/p1800_macbook.jpg)
Se avete un Macbook e avete qualche accessorio USB non ben funzionante (hard disk, pen drive, microfoni USB o anche iPod) dovete avere cura di preferire sempre la porta B e non la A, visto che questo che potrebbe non fornire tutta l’alimentazione necessaria.
![Macbook Ports](http://www.levysoft.it/images/p1800_macbook_ports.jpg)
La cosa interessante è che sui laptop della generazione “precedente”, come il compatto PowerBook da 12 pollici, questo non accadeva, ed entrambe le porte USB 2 risultavano indipendenti.
Nel caso, quindi, avete un Macbook, è possibile verificare le affermazioni precedenti semplicemente collegando un mouse USB sulla porta A e aprire System Profiler per rendersi conto che il dispositivo condivide il bus USB con la tastiera e il trackpad
![Macbook System Profiler A](http://www.levysoft.it/images/p1800_macbook_systemprofiler_a.jpg)
mentre ciò non accade (ed il mouse risulta come dispositivo indipendente) se lo colleghiamo alla porta B.
![Macbook System Profiler B](http://www.levysoft.it/images/p1800_macbook_systemprofiler_b.jpg)
Le differenti alimentazioni delle porte USB 2.0 del Macbook Pro
![Macbook Pro](http://www.levysoft.it/images/p1800_macbookpro.jpg)
Se avete un Macbook Pro e avete qualche accessorio USB non ben funzionante (hard disk, pen drive, microfoni USB o anche iPod) dovete avere cura di preferire sempre la porta B (ovvero quella posta ala vostra destra) e non la A (ovvero quella posta alla vostra sinistra), visto che questo potrebbe non fornire tutta l’alimentazione necessaria.
![Macbook Pro Ports](http://www.levysoft.it/images/p1800_macbookpro_ports.jpg)
Anche in questo caso, se avete un Macbook Pro, è possibile verificare le affermazioni precedenti semplicemente collegando un mouse USB sulla porta A e aprire System Profiler per rendersi conto che il dispositivo condivide il bus USB con il Bluetooth USB Host Controller (e non, come avveniva con il Macbook, con la tastiera e il trackpad).
![Macbook Pro System Profiler A](http://www.levysoft.it/images/p1800_macbookpro_systemprofiler_a.jpg)
mentre ciò non accade (ed il mouse risulta come dispositivo indipendente) se lo colleghiamo alla porta B.
![Macbook Pro System Profiler B](http://www.levysoft.it/images/p1800_macbookpro_systemprofiler_b.jpg)
Original article: Perché le 2 porte USB dei Macbook e Macbook Pro sono alimentate diversamente e quale scegliere per far funzionare correttamente alcuni hard disk portatili
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